Villaggio nuragico di Palmavera
Il complesso nuragico, in alto nella foto, è visibile anche dalla strada che da Alghero conduce a Porto Conte.
L'ingresso si trova poco oltre il bivio per la spiaggia del Lazzaretto.
Il nome Palmavera lo si deve al colle su cui sorge il complesso. Delle due torri centrali, la più antica è realizzata in calcare, mentre la più recente fu edificata in blocchi di arenaria.
Le torri sono circondate da capanne costituite di un unico ambiente che servivano da abitazioni.
Di grande interesse archeologico è la Capanna delle Riunioni, che conserva uno dei pochissimi modelli di nuraghi in cui sia visibile la struttura della porzione superiore, crollata in tutti i nuraghi di cui è restata traccia.
Un servizio di guide qualificate è a disposizione di chi vuole conoscere nel dettaglio la storia e i segreti del villaggio.
Area archeologica di Sant'Imbenia
Situata nella parte più interna di Porto Conte, l'area presenta i resti di un villaggio nuragico con capanne.
Il complesso nuragico è caratterizzato dai resti del nuraghe a torre unica circondato da capanne e da un'ampia capanna circolare probabile luogo di riunioni.
L'area fu sfruttata anche dai fenici, di cui restano sepolture, e in epoca successiva dai romani.
Sono visibili i resti dell'antico insediamento romano con annessa necropoli e di una villa marittima con bagni.
Tra i ruderi della villa vi sono resti di mosaici.
Cattedrale di Santa Maria
L'edificio fu iniziato all'inizio del '500, quando Alghero divenne Sede Vescovile.
Tuttavia, numerosi elementi inducono a pensare che parte dell'attuale torre campanaria e le cinque arcate sottostanti fossero parte di un precedente edificio islamico.
La struttura complessiva è il risultato di vari interventi.
La parte più antica è il campanile a pianta ottagonale, mentre la facciata in stile neoclassico fu aggiunta nel corso dell'800.
Sotto la torre campanaria si trova il magnifico portale in stile gotico arricchito con decorazioni floreali.